La Costituzione Italiana

Come la nostra Costituzione Italiana disegna e organizza la nostra società.

I patti fondamentali di convivenza della Società

La "Costituzione Italiana" nella sua forma originale del 1948 e la "Dichiarazione Universale dei Diritti Umani", non sono semplici fogli di carta. La prima è il patto fondamentale di convivenza che definisce, in forma scritta e ampiamente articolata, il modello sociale collettivo: la sovranità appartiene al Popolo (anziché ai re, come in passato) e viene esercitata principalmente attraverso le elezioni, con le quali si delega agli eletti la gestione di questo patto. Nella seconda sono individuati i diritti inalienabili dell'Uomo, oggi accettati da buona parte degli stati mondiali: nessun governo, perciò, è autorizzato a disconoscerli.
Conoscere e comprenderne la ratio è fondamentale per proteggere e mantenere le regole di buona convivenza.

La "Costituzione Italiana"

La Costituzione della Repubblica Italiana è la legge dello Stato italiano, che in quanto tale occupa il vertice della gerarchia delle fonti nell'ordinamento giuridico della Repubblica:
considerata una costituzione scritta, rigida, lunga, votata, compromissoria, laica, democratica e tendenzialmente programmatica, è formata da 139 articoli e di 18 disposizioni transitorie e finali.
Sotto l'elenco dei primi 12 Articoli che definiscono l'impianto.

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Il testo completo della Costituzione

Tra i valori intrinseci che i Padri Fondatori tutelarono nel predisporre la Costituzione, per i suoi principi fondamentali, spicca il fatto che si fece prevalere l'interesse della Repubblica rispetto alle singole convinzioni politiche. Questo valore fu definito COMPROMISSORIETA'.
Il testo che ne è venuto fuori è un compromesso tra posizioni a volte molto lontane tra loro. Approvata dall'Assemblea Costituente il 22 dicembre 1947 e promulgata dal capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola il 27 dicembre seguente, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 298, edizione straordinaria, dello stesso giorno, ed entrata in vigore il 1º gennaio 1948.

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La Genesi della Costituzione

La Costituzione della Repubblica italiana, in vigore dal 1 gennaio del 1948, sostituì lo Statuto Albertino, costituzione ottriata (dal termine francese octroyée, cioè concessa) da parte di Re Carlo Alberto di Savoia il 4 marzo 1848, allora sovrano del Regno di Sardegna. Con la proclamazione del Regno d’Italia, lo Statuto divenne la Carta fondamentale dell'Italia unita.
Estratto dagli archivi del Senato Italiano

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I Padri dell'Assemblea Costituente

I deputati dell'assemblea costituente italiana furono eletti in occasione delle elezioni politiche del 1946, attraverso un sistema proporzionale. I seggi da assegnare erano in tutto 556, distribuiti in 31 collegi elettorali; quasi il 40% degli eletti risultò di ispirazione comunista o socialista, mentre la maggioranza, pari ad un po' più del 60%, si collocava su opinioni alternative a quelle della sinistra che si articolavano in posizioni di stampo cattolico, conservatore e liberale.

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Sottosezione 3

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